Il Karate come forma di difesa reale
Il Karate può essere vissuto in modi
diversi a seconda della personalità di chi lo pratica e
dell’organizzazione alla quale si aderisce.
È possibile, ad esempio, considerare il
Karate una valida forma di fitness, una disciplina sportiva agonistica
regolamentata e sfidante, un’arte di autodifesa limitata solo dal
proprio grado di conoscenza dei modelli difensivi e dei principi
applicativi o, ancora, una vera e propria filosofia di vita (…ad onor
del vero per qualcuno può anche essere una remunerativa forma di
business…)
Noi concepiamo il Karate-dō come una
arte di difesa personale completa ed efficace e, al tempo stesso, come
un mezzo di autoconoscenza e sviluppo personale.
Non siamo interessati agli aspetti
agonistici del Karate poiché i regolamenti sportivi, condizionando le
metodologie di allenamento al fine di poter raggiungere i risultati
attesi, limitano le possibilità di approfondimento completo dell’Arte.
Reigi Saho – L’etichetta
Il Karate-dō non può esistere al di
fuori del contesto filosofico, etico e morale abbracciato dai suoi
fondatori. Limitarsi all’apprendimento della tecnica senza
interiorizzarne i principi etici crea uno squilibrio pericoloso che si
riflette nell’attitudine, nel carattere e nel comportamento.
Non si può andare al di là di un mero
allenamento fisico senza guardarsi dentro. Lo scoprire che la fonte
delle debolezze umane è celata dentro ciascuno di noi rivela il luogo
dove vanno combattute e vinte le proprie battaglie per poter raggiungere
l’equilibrio interiore e per migliorare la qualità della nostra vita.
Lo stile
Sempre più spesso nel mondo delle arti
marziali in generale e in quello del Karate in particolare, si sentono
affermazioni del tipo: «Il mio maestro (o la mia organizzazione) insegna karate esattamente come [inserisci qui il nome di un qualsiasi maestro famoso] lo ha trasmesso» con ciò sottintendendo che si tratti del “modo migliore” o, peggio, dell’unico modo “giusto”.
Con un minimo spirito critico appare
evidente l’ingenuità di tali affermazioni, spesso frutto di pura
propaganda fomentata da gruppi che sono interessati unicamente a
mantenere forme di potere personale e di controllo.
Le nostre radici provengono dallo stile Shōtōkai che abbiamo abbandonato per dedicarci alla pratica del Koryu Uchinadi
ma consideriamo tutti gli stili come valide sistematizzazioni
didattiche finalizzate alla trasmissione dei fondamentali dell’Arte,
codificate da maestri che hanno consacrato la loro vita allo studio del
Karate-dō.
Come recita un detto giapponese: «Esiste una sola luna, ma tante sono le strade che portano alla cima del monte da cui potremo finalmente ammirarla».
«A tutti coloro il cui progresso viene ostacolato dal proprio ego,
possa l’umiltà, pietra angolare spirituale su cui poggia l’Arte del Karate,
servire da monito per anteporre sempre
le virtù ai vizi, i valori alla vanità ed i principi alle personalità»
possa l’umiltà, pietra angolare spirituale su cui poggia l’Arte del Karate,
servire da monito per anteporre sempre
le virtù ai vizi, i valori alla vanità ed i principi alle personalità»
Sokon «Bushi» Matsumura (1809-1899)
Fonte http://www.karate-cesena.it/la-nostra-visione.html